Emilia Pérez Superati i post incriminati e oltrepassati gli Oscar finalmente possiamo goderci l’ambiziosa opera cinematografica del regista Jacques Audiard dove innovazione pura, impasto di generi, la forza travolgente del linguaggio del cinema e un tasso, perfino, altamente spirituale regalano un’esperienza rara e toccante. Un film che si presta ad essere visto e rivisto, zeppo di genio e interpretazioni irrimediabilmente travolgenti.
CON COMMENTO AL FILM IN PRESENZA DI ARIANNA PREVEDELLO

IN VERSIONE ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

Un giovane Bob Dylan scuote la scena della musica folk quando collega la sua chitarra elettrica al Newport Folk Festival nel 1965.

Tornano le avventure della famiglia Rovelli, stavolta in partenza per la Puglia, dove la figlia maggiore Camilla si trasferirà per frequentare l’università col suo fidanzato. Carlo però non è ancora pronto a lasciar andare la sua primogenita, soprattutto per affidarla alle mani di quel ragazzo di cui non si fida per niente…

Charlie è un giovane sopravvissuto al genocidio armeno, fuggito negli Stati Uniti da ragazzo in cerca di salvezza. Nel 1948, spinto dal desiderio di ritrovare le proprie radici, torna nella sua terra natale, ma si scontrerà con la dura realtà del regime stalinista. Arrestato e incarcerato, trascorre le sue giornate osservando il mondo attraverso la finestra della sua cella, da cui scorge un appartamento nell’edificio di fronte.

The brutalist un’opera monumentale, epica e universale che vale ogni minuto della sua durata. Il film di Brady Corbet, Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, con Adrien Brody, Miglior Attore protagonista agli ultimissimi Oscar, apre ad un’esperienza quasi biblica, un pellegrinaggio di senso e speranza, di contraddizioni e di virtù su come si sopravvive alle atrocità della vita e della storia. Visto e rivisto non pesa mai!

CON VIDEO INTRODUZIONE DI ARIANNA PREVEDELLO

Don è una marionetta stanca di fare sempre la stessa parte del buffone nel teatrino in cui vive.