Venezia, 1872. L’azione ha luogo in casa di Bepo, che di giorno lavora come scrivano in uno studio legale e di sera suona la tromba nelle feste da ballo, per arrotondare le scarse entrate. È l’ultimo sabato di Carnevale e i familiari fremono per avere l’occasione di un momento di festa; ma mancano i quattrini ed è costretto a rifiutare.
Nel tentativo di cercare un rimedio, l’amico Bortolo suggerisce l’iniziativa di impegnare qualcosa al Monte di Pietà… e pian piano la tentazione diventa sempre più forte per tutti.
Bepo cerca di mantenere un atteggiamento fermo, perché dice – con orrore – che “la roba, una volta andada al Monte no la torna più indrìo”! Tuttavia, l’uno di nascosto degli altri, tutti vi si recano ad impegnare l’abito migliore (e non solo) di qualcun altro; così ciascuno si ritroverà con i soldi, però senza vestito da festa, e allora…
Compagnia
La Compagnia Teatro Veneto “Città di Este” si confronta nuovamente con Giacinto Gallina, l’ultimo importante autore del teatro veneziano del secondo Ottocento, tra i più rappresentativi – e un tempo rappresentati – della drammaturgia regionale ed italiana.
Tra i suoi tanti lavori, magari anche più importanti, è stata scelta questa commedia, veloce e leggera, che si presenta quasi in forma di farsa. La motivazione principale è quella di voler riconoscere il valore della sua produzione legata alla teatralizzazione di una Venezia minore, crepuscolare e declinante rispetto alla sua antica grandezza.
BIGLIETTI DELLE SINGOLE COMMEDIE
DISPONIBILI DAL 15 SETTEMBRE IN PREVENDITA
(NEI NEGOZI e ONLINE su www.liveticket.it/piccoloteatropadova)
Interi € 10 (+ dir. prev.)
ridotti (over 65 e studenti max 26 anni) € 9 (+ dir. prev.)
associati e bambini 4-12 anni € 8 (+ dir. prev.)