Fuori abbonamento, in differita dall’Opèra di Parigi, arriva al Piccolo anche “Giselle” balletto in due atti, trasmesso sul grande schermo cinematografico, è presentato nella versione del libretto di Théophile Gautier, Jules‑Henri Vernoy de Saint‑Georges, musica di Adolphe Adam, coreografia di Jean Coralli, Jules Perrot (1841), trasmessa da Marius Petipa (1887), adattata da Patrice Bart, Eugène Polyakov (1991) costumi di Claudie Gastine, scenografia realizzata da Silvano Mattei su bozzetti originali di Alexandre Benois.
Gli interpreti, nei ruoli principali sono le étoiles del balletto dell’Opéra de Paris Dorothée Gilbert e Mathieu Ganio, accompagnati dai primi ballerini e dal corpo di ballo del teatro parigino.
Il balletto sarà preceduto da una breve introduzione della direttrice della danza all’Opéra di Parigi, Madame Aurélie Dupont.
“Giselle” è il titolo per eccellenza del balletto romantico e racconta la storia dell’amore infelice della giovane contadina della Renania che dà il titolo alla creazione. La fanciulla quando scopre che il suo amato Albrecht (il principe di Slesia che ha conosciuto sotto mentite spoglie) è promesso ad un’altra donna non regge al dolore, e muore fra le braccia dell’amato. Ma, mentre Albrecht soffre per la sua scomparsa, ecco che Giselle torna in vita tra le Villi, spiriti vendicativi il cui scopo è far ballare gli uomini infedeli fino alla morte. Giselle supplica inutilmente Myrtha, regina delle Villi di risparmiarlo; lo protegge, sorreggendolo e danzando con lui per tutta la notte. Alle prime luci dell’alba le Villi svaniscono mentre Albrecht è salvo grazie all’amore di Giselle che dopo averlo fatto danzare, può tornare al riposo eterno nella sua tomba. E lì rimane solo il giovane principe, inconsolabile e affranto per il dolore del suo amore perduto per sempre.
Creato all’Accademia Reale della Musica, il balletto debuttò all’Opéra Le Peletier di Parigi il 28 giugno 1841 con Carlotta Grisi nel ruolo di Giselle; dopo aver viaggiato nella Russia imperiale, scomparve dal repertorio per farvi ritorno in Francia nel 1910. Oggi, nella versione di Patrice Bart e di Eugene Polyakov, fedele alla coreografia originale di Jean Coralli e Jules Perrot, “Giselle” continua a confermare il suo fascino indiscusso, intriso di sogno e romanticismo: scene luminose e terrestri, visioni notturne e spettrali, rendono la danza linguaggio senza tempo dell’anima e Giselle, con la sua presenza eterea, un simbolo dell’amore che travalica la morte.
A differenza di altri balletti romantici, nel corso del tempo “Giselle” non ha subito significative modifiche per quanto riguarda la coreografia; a livello interpretativo le grandi ballerine di tutti i tempi hanno danzato in questo ruolo (indimenticabile l’interpretazione di Carla Fracci), così come i più grandi ballerini si sono cimentati nel ruolo del principe Albrecht.
Il balletto dura due ore e 20 minuti, compreso un intervallo.
Il trailer è disponibile su https://www.youtube.com/watch?v=m2mVNOXIe_I
BIGLIETTI: € 10 + dir.prev. Ridotti € 9 + dir. prev. Associati € 8 + dir prev.